L’adolescenza come forma di vita da abitare per sempre riguarda il nostro modo di esistere di oggi, il desiderio di essere giovani perennemente e di dimorare in quello spazio dove non si è ancora definiti come genere, ma dove siamo ancora efebi, Giani bifronti, duplici componenti di quel “Simposio” che tanto ci attrasse alle origini dell’umanità stessa, quando maschio e femmina erano un’unica sostanza inscindibile come accade proprio nella condizione adolescenziale.
In questa direzione tutte le poesie muovono dal riconoscimento dell’alterità, del tu, per arrivare al dialogo con esso fino alla sintesi delle identità in gioco in un nuovo orizzonte coesivo di entrambe.
La dialogicità intertestuale attraversa anche il viaggio nei mesi e nelle stagioni ove nella luce del mito si percorrono le tappe cicliche del divenire odierno volto al futuro.
Ma soprattutto è nella sezione dedicata al mare come simbolo di eternità e di infinito orizzonte di libertà che si aprono gli scenari più suggestivi e nuovi della raccolta poetica. La musicalità, la ricerca voluta delle assonanze e delle rime baciate spingono il testo ad una inusitata forma del sentire a cui tutti i lettori sono chiamati a partecipare avvertendo nel testo il palpito insolito ed originale della vita nuova scintillante di luce.