Emozioni, quelle reazioni dovute ad una circoscrizione causa-effetto dell'ambiente in cui siamo inseriti; quelle reazioni tra le quali,le più trattenute, sono quelle che necessitano di essere espresse sotto una linea continua curvilinea,raffinata ed elegante perseguita da una goccia di inchiostro che può rappresentare il contenimento inutile di una vibrazione che si muove al di fuori degli schemi dell'inconscio. Magari un inconscio appartenente ad una psiche bizzarra o non conforme alle classicità, ma che nella sua unicità necessita di dare figura a rappresentazioni artistiche poeticamente affascinanti, perciò, perché soccomberne l'impulso?
Ci sono pensieri e attimi che nel più grande silenzio urlano, più di un vento in tempesta. E ci sono colori emotivamente così ricchi da rubare un attimo al tempo presente, lasciando scorrere interrotta l'espressione più rappresentativa di quel sentimento che si plasma nella prosa.
Gli elementi emotivi urlano per essere trasmessi nonostante magari la distorsione grafica e il poco ordine sintattico.
Non riesco ad appartenere ad un sistema tecnico dove la precisione metrica diventa l'essenziale fulcro delle parole scritte,non fa parte di me. Al centro esiste solo una taciuta emozione che scaturisce da una sensazione bisognosa solo di un'umile descrizione; può essere dispersa, astratta, concreta, enigmatica, sconvolgente, tragica o magneticamente bella. Non pongo limite a questo stile e non pongo confine all'espressione che si svela tra i miei schemi mentali.
Essa nasce, cresce probabilmente non rispettando le regole prefissate, lasciando spazio a sbavature incrinate.
Le emozioni sono come un labirinto a volte, soprattutto quando nascono così spontanee senza preavviso e senza aver dato appuntamento alla sensazione nascente, per questo la tentata trascrizione di questo modesto metodo espressivo, diventa come una mappatura,magari un po' ermetica, una sorta di agenda personalizzata in cui intrinsecamente la mia scrittura guida l'emozione, o semplicemente accompagna questa silenziosa vibrazione che mi scatta dal cuore.
Le sensazioni sono feconde tra i miei pensieri e non desiderano altro che nascere e vedere la luce, dopo una lenta, matura e accurata maturazione di consapevolezza e incontro con le parole che connettono i miei pensieri al dimensione della realtà.
Una vasta realtà che molte volte sintetizzo alle circostanze di un verso fisso su un foglio così leggero, ma che assume un valore significativo troppo prezioso alla fine per le mie umili ispirazioni.
Ispirazioni che tratto come figlie,custodite nei meandri peccatori del mio inconscio disgrafico. Le amo e le voglio rendere ricordi e memorie insieme ai sentimenti di altrettante menti in cerca di corrispondenti emozioni che possano portare voce o silenzi dialoganti attraverso poesie distorte,con la mia stessa lingua, con i medesimi codici di trascrizione che possano rimanere scritti o dipinti colorati di caratteristiche uniche e profondamente intime.