«Forse è la mente peggiorata e non il mondo».
Questa è un'opera che raccoglie varie tematiche che ho affrontato, sto affrontando e affronterò. L'uomo è tutto per se e niente per gli altri, solo ora mi rendo conto della mia assenza e io per questo non ho rimpianti, ma ti allontana dalla realtà.
Nei brani, il passato si riflette e perseguita il presente, perché il menefreghismo ha scavato la fossa delle frustrazioni, mi ha reso fragile ma allo stesso tempo forte e senza alibi.
C'è qualche cenno dell'adolescenza con un po' di rancore e rabbia, dediche ad anonimi, ma sono scritte con affetto e nostalgia. Alla fine cerco di tenere i segreti nelle frasi che ho scritto, per poi sussurrarle ai pochi che mi possono comprendere.