Nella raccolta poetica “Votio”, il giovanissimo poeta Daniel Pachetti mette in evidenza il grande amore che lo lega alla natura e all'immensità, all'infinito spazio dove non esistono confini, dove tutto è disegnato e creato da una mano divina per il bene dell'intera umanità. L'autore trova nella natura, che considera madre salvatrice, un rifugio sicuro al riparo dai venti, lontano dai problemi della vita che creano intorno a lui vuoto e nebbia. Ama contemplare il luccichio delle stelle e il chiarore della luna piena, viaggiare con la mente da un pianeta ad un altro per esplorare le meraviglie del creato, sentirsi parte di un'esistenza incontaminata, lontana dall'odio e dall'indifferenza.