Stati d'animo cupi sono il segno della condizione di malinconia di un’anima dominata dalla convinzione che il dolore e il mistero restano la legge invincibile della vita. I segni del tempo invernale che ricoprono di gelo le colline, corrispondenza simbolica delle contraddizioni del male di vivere, affondato nel buio della storia che prepara sentieri di guerra, il Male assoluto adombrato da gorgheggi di dolcezza, aneliti di amore e di pace seppelliti dal ghiaccio dell'indifferenza che arpiona l'anima straziata dal vuoto dell'universo, dominano le ossimoriche dimensioni psicologiche della poetessa che scopre il proprio essere come vittima dell'inganno esistenziale.
Marisa Riso nata ad Altino, in provincia di Chieti, dopo aver frequentato l'Istituto Magistrale “Cesare De Titta” a Lanciano, si laurea in Lettere presso l'Università degli Studi dell'Aquila. Ha sostenuto diversi master e corsi di perfezionamento presso l'Università “Gabriele D'Annunzio” di Chieti-Pescara e presso l'Accademia dei Lincei. Coniugata, con due figli, è docente presso l'IIS “De Titta-Fermi” di Lanciano. L'infanzia di Marisa trascorse nella solitudine, in uno studio dedicato alla letteratura italiana e nord americana. Attualmente si dedica allo studio delle avanguardie educative.