L’opera della Rigo approfondisce una gamma di sensazioni che si riflettono nell’animo umano in una sorta di viaggio interiore che prevede fasi alterne di piena realizzazione ed altre segnate da incomprensioni e difficoltà. L’amore stesso vive attimi di piena condivisione e momenti di allontanamento e di distacco. Nell’avvicendarsi delle stagioni non si teme il freddo di gennaio e gli alberi spogli quando non si è soli. Purtroppo, spesso, emergono punti di vista antitetici e mancanza di chiarezza reciproca. Talvolta persino gli amici deludono, prendono strade diverse e spariscono dall’esistenza. Gli affetti familiari, invece, aiutano e sostengono.
Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo