"Annuccia o “Annemary” sa di non essere stata né “una brava bambina” né “una brava giovane donna”, perché la propensione per l’arte l’ha portata, già dai primi anni della sua esistenza, ad essere capricciosa e ribelle e a opporsi a quanto i genitori stabilivano per lei, perché ovviamente credevano che ciò fosse il meglio da farsi, ma cozzavano contro un’autentica muraglia zeppa di cocci, metafora molto efficace per fornire l’immagine di una personalità e di un carattere difficili e complessi." dalla premessa dell'autrice
Annamaria Piredda, nata a Cogoleto (GE) il 1° gennaio 1966 e ivi residente. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l'Università degli Studi di Genova: lingua di specializzazione il Tedesco, seconda lingua lo Spagnolo. Conoscenza dell'idioma Inglese, basi di Francese e “infarinatura” di Russo.
Docente precaria di Tedesco, di Spagnolo e di sostegno nella scuola secondaria di 1° e 2° grado.