Per me, condannata dal destino a non aver figli, diventare nonna in tarda età grazie alla mia dolcissima Ale, adottata appena in fasce, è stato come toccare il cielo con un dito. A turbare la mia gioia ci ha pensato il Covid 19, la guerra in Ucraina e l'aggravarsi dell'immigrazione clandestina che tanto preoccupa per il futuro del nostro Paese. Tali fatti hanno reso evidente l'inadeguatezza dei governi che si susseguono, incapaci di prospettare soluzioni credibili. Così, quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere una sorta di diario di un periodo felice, è diventato uno sfogo dettato dalla frustrazione di vivere le contraddizioni di un mondo che mi appartiene sempre meno. Questo libro, a dispetto del titolo, non è destinato agli adolescenti, ma vuole costituire un'esortazione alle giovani generazioni perché sappiano affrontare seriamente la miriade di ostacoli che si frappongono alla loro realizzazione nel privato e nel sociale. Il calo delle nascite, l'imbarbarimento della cultura ormai inquinata dalle ideologie, l'eclissi dei valori tradizionali, in primis la famiglia, la fuga all'estero dei cervelli, la crisi della giustizia, sono temi che tratto, non certo compiutamente, ma come può farlo un'aspirante nonna... in attesa del suo Draghetto.

Valeria Cospito, maturatasi presso il Liceo classico “Archita” di Taranto e laureatasi in Storia e Filosofia presso “La Sapienza” di Roma, docente attualmente in pensione, si è dedicata all'attività letteraria producendo i seguenti testi: Per lasciare un'impronta ( romanzo autobiografico); Quindici perle della mia collana (raccolta di novelle); Come il fiume che scorre (romanzo psicologico); Un unico destino (romanzo giallo); Anatomia familiare con delitto (romanzo giallo); Sangue in pineta e delitti impuniti (romanzo giallo). Raccolte di poesie: Pensieri a colori; Sussulti del cuore; Un fazzoletto di cielo; Zefirus 2017 e 2020, e tante altre singole poesie pubblicate su riviste e antologie varie.