Il titolo scelto rimanda ai diversi significati che si intrecciano all'interno delle pagine della raccolta. Evoca il processo creativo del verso che vuole presentare la nuda verità delle emozioni non nascondendo al lettore né ferite né cicatrici, né gioie né dolori: polverizzare, unire e creare frammenti emozionali a testimonianza delle personali esperienze e riflessioni su diverse tematiche (amore, morte, disillusione, guerra, pregiudizi, malattia). La connessione tra esperienza personale e bellezza della natura traduce stati d'animo, anche conflittuali (dalla vulnerabilità alla speranza, dai turbamenti alla serenità), amplifica e arricchisce di simboli l'essente.
Daniela Camardella è nata a Rieti nel 1979. Laureata in Lettere e Filosofia ad indirizzo archeologico presso la facoltà di Perugia è specializzata in Conservazione e tutela del patrimonio culturale e storico artistico. Dopo la formazione presso il Pontificio Istituto di Archeologia ha iniziato a lavorare presso il Museo Civico di Rieti occupandosi di didattica e dell'organizzazione e allestimento museale. Intraprende in parallelo la carriera scolastica nell'istruzione di primo e secondo grado occupandosi inoltre di progetti laboratoriali di archeologia per ragazzi. Attiva nel territorio sabino, propone e realizza progetti esterni per la valorizzazione del patrimonio culturale ed interventi formativo educativi in collaborazione con associazioni di interesse. Negli ultimi anni è stata docente presso il CPIA6 di Rieti e in casa circondariale.