"Tutte le poesie contenute in questa silloge sono state scritte tra il 2022 e il 2023, raccontano un viaggio interiore attraverso una storia d’amore e quindi sì, un tema centrale è la gamma di emozioni che ho vissuto, in questo periodo, grazie a un uomo decisamente fuori dal comune che ho conosciuto a novembre 2021, ma anche attraverso la ricerca di una conoscenza più profonda di me e del mondo che mi circonda."
Dalla nota dell'autrice

Mi chiamo Pamela, sono nata a Parma il 24/08/1983.
Consulente linguistica per aziende e professionisti per lavoro, artista e amante degli animali e della natura nel tempo libero.
È molto semplice iniziare a descriversi partendo da ciò che si fa, molto più difficile è mettere per iscritto ciò che si è.

Sono davvero un'artista? Dopo più di 30 anni passati a cantare, affetta da musicodipendenza incurabile e aver riempito uno studio di parole, sia scritte da me che da altri, colori, fogli e penne di tutte le forme e tipi, forse sì, posso definirmi così. Non ne sono ancora così sicura, ma diciamo che è calzante. Ho una preparazione scientifica di base, ma alla matematica e alla fisica ho sempre preferito filosofia, inglese e urbanistica, così all'università ho scelto lingue anche se avrei voluto fare l'accademia d'arte.
Ho sempre avuto l'attitudine alla comunicazione che per me, oggi, è lavoro e passione al tempo stesso e per questo, ai tempi, imparare a esprimermi con idiomi diversi mi è sembrata una scelta in linea con questa tendenza.
Scrivere è dare vita ai mondi che riesco a vedere con l'immaginazione, questo quando si tratta di prosa. Il mio rapporto con la poesia è più intimo, più profondo, perché con il verso posso esplorare gli aspetti più delicati dell'essere umano, in primis ovviamente miei ma non sempre o necessariamente.
Generalmente parte tutto da una parola scaturita da una sensazione, magari un refolo di vento intanto che sto ascoltando un pezzo particolare mentre sono in passeggiata con il cane, o un dettaglio di una persona sconosciuta che incrocio per strada, o ancora, una conversazione avuta, e quindi è immancabile avere sempre con me fogli e penne su cui scrivere.
Il rapporto con la Musa è difficile ma costante e scrivere un libro di poesie è un'avventura che non avrei mai immaginato di poter vivere.