LA CAMPAGNA
Sono nata in campagna,
cresciuta tra distese sterminate di spighe di grano.
Tra campi di vigne, alberi di mele.
Visione di campi arati,
onde di scura e morbida terra,
che si perdono nel lontano orizzonte.
Smisurate distese di prati d'erba.
Raccolte di fieno.
Cortili di rossi mattoni dal lungo perimetro.
Là una folla di anatre, faraone e galline,
il grano venivano a beccare.
Cesti di uova raccolte nel pagliaio.
Panini di burro e zucchero,
Vendemmie dall'intenso profumo di mosto.
Porto con me ogni cosa.
Chiudo gli occhi e sono ancora là.

Mi chiamo Roberta Tresoldi, nella vita ho fatto l'imprenditrice fin da giovane, occupandomi della mia azienda assieme a mio marito Luigi. Scrivo e dipingo da sempre, nella libertà più assoluta, solo il cuore mi comanda. Mia madre mi diceva sempre “Ti ha portato la Befana”. Sono nata, infatti, durante la notte della Befana nel lontano 1947, in una notte gelida di vento e tormenta di neve, in una grande casa di campagna solitaria, con stalla e fienile, in mezzo a una sterminata distesa di campi e tanti animali. Mia madre mi raccontava che usava il calesse per andare a fare il giro dei campi e passava tra filari di mele, pesche, vigne, barbabietole, grano e granoturco. Da allora il mio mondo non è mai più cambiato. Appartengo alla terra più di quanto non abbia mai pensato. Ho raccontato questa storia a mio nipote Paolo e mi ha detto: “Che bella storia nonna, come nelle più belle favole”. Non ci avevo mai pensato ma, ora, anch'io dico che è una bella storia.