Un liceale degli anni Sessanta prima del '68 narra la sua Arcadia ricca di fanciulle incantevoli, di scherzi giovanili che non si riescono a dimenticare, di professori leggendari, odiati in quegli anni e benedetti in tutti i successivi. Un primo amore epico per una compagna di classe inarrivabile che sembrava provenire dall'Olimpo, i dialoghi con il padre per trovare il proprio equilibrio, il recupero dal cestino e la ricostruzione dei “pizzini” che si scambiavano le fanciulle, le partite di calcio giovanili, le sfide, la registrazione quotidiana delle interrogazioni, le conquiste amorose di ragazze più grandi ottenute grazie alla generosità, al coraggio, alla cultura, i gesti insani dei “teen ager”, la classifica periodica delle compagne, la “vecchia” maturità classica -a Roma- estremamente selettiva, gli echi delle nostre radici greche, lo splendore delle vacanze estive in uno dei luoghi più belli della Sicilia orientale, l'“inversione del tempo” in alcuni dei passaggi più emozionanti che fa risalire i fiumi verso le sorgenti, ma non può forse arrestare il Fato.
L'autore, che si firma Nero Normanno, ha conseguito la maturità classica nel 1967 e si è laureato, sempre a Roma, con laurea magistrale nel 1972. Ha svolto prima il lavoro di Chimico e poi ha operato come ingegnere informatico in molteplici aziende: presso multinazionali americane, per circa 30 anni, e presso varie aziende italiane. Nel primo caso ha rivestito ruoli di Direttore Generale, Amministratore Delegato o Presidente. Nel secondo, di Direttore Generale, salvo alcuni incarichi sporadici come consulente. È sposato, con tre figli.