Quante volte sentiamo persone intorno a noi lamentarsi perché si dicono infelici, sfortunate, insoddisfatte. La cosa curiosa, però, è che la maggior parte di esse, qualora gli proponessimo di cambiare e osare qualcosa di diverso, non se la sentirebbe e preferirebbe rimanere lì dov'è perché l'infelicità è una rassicurante abitudine che ci rende finti padroni di noi stessi. Se non corriamo mai il rischio e sfidiamo un po' la sorte, non saremo mai, però, veramente liberi. La donna nel libro parte da questa consapevolezza e per se stessa decide di accettare la sfida del cambiamento. Si avvia così in un percorso. Sembra sola, ma non lo è: sulla strada del rinnovo ritrova la sé bambina, insicura e fragile e tutte le sue emozioni, i suoi fallimenti, le sue paure. Ci soffia sopra, prova a trasformare tutto ciò in ricchezza ed esperienza, in qualcosa di nuovo che può essere temibile perché è in continuo divenire. L'amore forte per un uomo la appassiona e la ferisce. Per quanto lei provi a colmare la distanza tra di loro con tutto il suo essere, lui resta fermo dov'è, restio a tentare i rischi di una vita diversa. Lui ha fatto la sua scelta e lei la sua.
Patrizia Marzillo nasce a Napoli il 24 giugno 1978. Dopo la laurea in lettere classiche alla “Federico II” di Napoli nel 2001, si trasferisce a Monaco di Baviera dove consegue nel 2006 il dottorato di ricerca in filologia e filosofia greca antica. La sua carriera accademica prosegue con la pubblicazione di monografie, articoli, recensioni, la partecipazione a diversi convegni internazionali e numerosi soggiorni di ricerca all'estero (i più lunghi alle università di Leida in Olanda, a Berkeley in California e a Gerusalemme). Nel 2012 decide di dedicarsi all'insegnamento e alla famiglia tornando in Italia. Risiede attualmente a Carrara.