“Da bambino inseguivo i draghi/ così oggi scrivo di sogni e pensieri/ con ali di carta e soffi d’inchiostro.”
Questo testo, che fa parte della raccolta di Davide Esposito, espone la poetica dell’autore: i sogni ispirano gli artisti. Il drago, creatura mitica e leggendaria, è frequente nell’immaginario collettivo di molte culture. Considerato come essere malefico, nella Bibbia simboleggia il male supremo, in altri contesti, in¬vece, portatore di sapere e conoscenza, difende antichi tesori e luoghi magici.
(tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)
Davide Dex Esposito, classe '78, vive e lavora a Trieste. Trascorre le sue giornate in ufficio e alla sera torna dai suoi cari e dai suoi interessi. Nel tempo libero scrive poesie, ama leggere libri fantasy e di fantascienza e, quando possibile, adora starsene sul divano con la moglie con cui condivide la sua passione per le maratone di serie tv e lo asseconda in quella per gli anime giapponesi. Segue i figli nelle loro rispettive attività sportive dove tende a trasformarsi in un tifoso scatenato. La musica che lo accompagna maggiormente è quella punk, rock, metal pur non disdegnando il pop o il rap. Scrive racconti fantasy brevi da quando frequentava le scuole elementari, passione mai perduta ma ciclicamente accantonata. Usa la poesia fin dall'adolescenza come valvola di sfogo senza mai considerarla una vera scelta artistica. È solo da pochi anni che si dedica maggiormente ai versi riprendendo in mano autori e libri trovati su scaffali polverosi o comprandone di nuovi per, come direbbe lui, aggiornarsi. Grazie alla spinta di diversi amici e famigliari deciderà, tra mille pensieri e vergogne di partecipare ad alcuni concorsi di poesia. Una prima soddisfazione giungerà nel 2022 quando verrà scelto tra diversi autori per l'antologia “Crepuscolo. La panchina dei versi” della Aletti Editore. Scrittore amatoriale, l'autore ha dalla sua la costanza e la curiosità di provare sempre nuove vie per differenziarsi e sottolineare la sua visione del mondo e dell'amore. Tra i suoi autori preferiti possiamo trovare Bukowski, Quasimodo, Pavese, Merini, Moravia e Neruda, solo per citarne alcuni e dei quali però non troveremo traccia nei suoi testi o forse solo in qualche forma diluita e dilettantesca. Le sue poesie nascono dal caso come frasi o versi interi che, trascritti alla rinfusa su fogli o negli appunti dello smartphone vengono rivisti e costruiti in un secondo momento. La poesia “Amanti Onirici” nasce da un lungo e travagliato momento di confusione dopo aver letteralmente vomitato versi a caso che saranno ripresi dopo molto tempo per rinascere. Un caso a parte è la poesia “Stazioni” nata di getto e subito divenuta la preferita dell'autore. Le poesie “Lidia” scritta per sua nonna, “Tramonti in Val Rosandra” per omaggiare le lunghe passeggiate in una delle più belle zone della sua città ed il “Vecchio sulla Via” sono espressioni di vita vissuta, visioni e immaginari sulle realtà.