Valeria Cospito nasce a Taranto, città pugliese da lei spesso ricordata in più scritti per il suo temperamento nostalgico. Laureatasi in “Filosofia e Storia” presso “La Sapienza” di Roma, ha poi esercitato l'insegnamento in varie località d'Italia coltivando, al contempo, la passione per l'attività letteraria. Si è sempre ispirata a emozioni e fatti della propria esistenza o cronache di attualità e interesse comune. Dando spazio alla sua creatività, protesa al cambiamento, ha evidenziato situazioni e stati d'animo in continua evoluzione e trasmesso messaggi significativi. Recentemente, valori quali la giustizia, la tutela del cittadino, l'applicazione corretta delle leggi, la lotta contro la violenza alle donne, hanno motivato il suo interesse per la giallistica. Per quanto riguarda la sua produzione in prosa, ha esordito con l'autobiografia “Per lasciare un'impronta” (2014). Nell'ambito della novellistica ha pubblicato racconti sciolti anche premiati a livello nazionale, per poi procedere alla stesura di una raccolta di novelle dal titolo “Quindici perle della mia collana” (2017). Tra le opere in prosa più recenti si annoverano i seguenti romanzi: “Come il fiume che scorre” (2018 - Aletti editore); “Un unico destino” (2019 - Aletti editore) Primo Premio Internazionale S. Quasimodo.; “Anatomia familiare con delitto” (2020- Aletti editore) Secondo Premio Internazionale Dostoevskij. Per la Poesia ha prodotto le seguenti raccolte: “Pensieri a colori”, “Sussulti del cuore”, “Un fazzoletto di cielo”, “Zephirus 2017” e “Zefiro 2020” e tante altre singole poesie pubblicate su riviste e antologie varie.