"La poetessa Damiana Belvedere, consegnandoci i suoi benevoli pensieri, frutto di una saggezza acquisita nel tempo e fortificata dall’umiltà che predispone all’ascolto e alla riflessione, delinea a tinte chiare la caleidoscopica realtà e gli innumerevoli atteggiamenti delle persone che ci circondano. Ed ecco che accanto a chi dimostra la capacità e la sensibilità di ascoltare gli altri e di percepire impeti inespressi c’è chi, con insensatezza e superficialità, scavalca gli altri, godendo delle disgrazie altrui e traendone guadagni."
Dalla prefazione di Hafez Haidar
Damiana Belvedere nasce a Catania. Si è diplomata all'Istituto d'Arte di Catania. Vive a Paternò, in Sicilia fino all'età di 23 anni quando, per diversi motivi, si trasferisce a Faenza, in Romagna. Ha iniziato a lavorare presso un ceramista a Paternò e a Catania si è specializzata seguendo un corso per ceramisti. Ha frequentato il primo anno dell'ISIA di Faenza che ha abbandonato per continuare a lavorare. Ha svolto diversi lavori, tra cui attività come badante, volantinaggio, cameriera, aiuto cuoca, pulizie, collaboratore scolastico, assistente amministrativo. Molte le sue passioni, l'arte e la natura, tra cui le amatissime colline romagnole, i calanchi, i ruscelli e le grotte carsiche; un meraviglioso museo naturale dove ci si può rigenerare dalla vita moderna, troppo frenetica. La ceramica, il restauro coltivate per poco tempo in Romagna dal ceramista Benini Giuliano, sincero amico perduto. E poi la scrittura, che aveva abbandonato del tutto dopo una profonda crisi dovuta alla separazione dal marito. La passione per la poesia è stata coltivata grazie all'amicizia con Vera Casanova, conosciuta alla scuola di disegno Minardi di Faenza, anch'ella perduta. Attualmente vive a Riolo Terme (RA) con il compagno e la figlia. Ha lavorato al Liceo di Faenza e attualmente lavora all'Istituto Alberghiero come assistente amministrativo.