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Sergio Benedetto Sabetta - Consunte mura

Sergio Benedetto Sabetta

Consunte mura

 


Nella storia dell'umanità vi è un continuo alternarsi tra caos ed ordine, vi è uno sforzo continuo di dare nuovi assetti all'evolversi della storia umana, nella necessaria ricerca di nuovi possibili equilibri. […] La storia raccoglie in sé la memoria di quest'ordine, come il sovvertimento che lo ha preceduto e che inevitabilmente lo seguirà per precedere un nuovo ordine. Noi ci siamo dimenticati, anzi abbiamo voluto negare questo fluttuare della storia, dichiarando la fine della stessa storia, ma non si può negare la propria memoria se non a pena di un proprio dissolversi. La parola poetica acquista quindi una ulteriore forza magica nella necessità di salvare la stessa parola dalla distruzione. […] Il silenzio che esige la parola poetica è incompatibile con i ritmi sempre più accelerati che impone la globalizzazione. La poesia acquista quindi un valore resistenziale all'attuale indifferenziazione in atto, necessitando della pace meditativa, essa dà alla parola la potenza della rinascita di un nuovo senso che crea in ciascuno di noi. La poesia è anche ricerca della “parresia”, una verità che emerge dalla maieutica del dialogo socratico con sé stesso, interrogandosi in un gioco di domande e risposte perse nel senso delle singole parole, nell'intervallo delle virgole, sospensioni del senso. Tratto da “La parola e la memoria” di Sergio Benedetto Sabetta

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Collana "I Diamanti - Poesia"
pp.84 €12.00
ISBN 978-88-591-8126-2


 
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