Prendere coscienza di essere stati trasformati e rinchiusi da ciò che si voleva e si desiderava non è facile. La poesia aiuta, è un miracolo che ho il privilegio di vivere. La mia non segue una linea definita e può arrivare a tratti perfino contraddittoria. Segue più che altro una sensibilità tonale, un viaggio attraverso racconti fatti di metafore, ricordi soprattutto, persone e luoghi che diventano abnegazione all'esistenza, uno stare in bilico tra disagi ed incertezze dove raramente un equilibrio appare. Ma nemmeno una disperazione, anzi, ironia a volte, e profondo sentimento, diventano un'ancora di salvezza. Parole spogliate da qualsiasi orpello, che provano a splendere di sobria intensità, dentro un alone ritmico ed emotivo. Una poesia che trattiene il suo mistero, una gravità e un ingombro
difficili da decifrare, per una contemporaneità sospesa, un bagaglio
di passato che vive ancora dentro e cerca in essa la sua catarsi e una sua identità.
Con la prefazione di Alessandro Quasimodo