Il libro, come chiaramente espresso dal titolo, racconta la rocambolesca fuga di Costantino Casilli dallo Yemen del Nord. A tale fuga il protagonista fu costretto in quanto, otto mesi prima, gli era stato sequestrato il passaporto a causa di una presunta inadempienza commerciale, tra l’altro non commessa da lui, ma da suo padre. Dopo i primi sei mesi di permanenza forzata a Sana’a, Costantino fu minacciato di restrizione in un carcere duro, e quindi -da quel momento non gli restò altro che organizzare e tentare la fuga. Fuga alla fine riuscita, ma a prezzo di durissime e pericolose vicissitudini.