Irene Mascia nasce a Napoli il 1° agosto del 2002. Frequenta il quinto anno del liceo classico E. Torricelli a Somma Vesuviana, dove abita; coltiva un'incredibile passione per la letteratura greca e latina, e sogna di trasformare questa passione nel suo lavoro. Scrive poesie da quando frequentava le elementari; nel 2017, a 14 anni, vince il Premio Speciale “La Salamandra” nella XII edizione del concorso internazionale indetto dall'associazione Napoli Cultural Classic. Nello stesso anno, partecipa all'iniziativa “I Concerti del Tempietto” aprendo con un suo componimento una delle manifestazioni nella Sala Baldini del Teatro di Marcello, Roma. Nel 2018 inizia a lavorare come giornalista per il periodico locale Articolo 16, per cui scrive tutt'ora. Nel 2020 si classifica prima al concorso “Pandemia 2020: Il Senso del Limite” con l'onlus di sostegno psicologico “Esplosivamente”. Finalista del premio “Dedicato a… Poesie per ricordare” (edizione 2020) indetto da Aletti Editore, la poesia ha sempre rappresentato per lei un collegamento con la realtà, il miglior modo per comunicare con se stessa. A 15 anni, infatti, le vengono diagnosticati un disturbo d'ansia generalizzato e uno da depressione maggiore, in seguito ai quali inizierà un percorso di guarigione. Questi stessi versi rappresentano per lei una riflessione diretta e senza veli sulla malattia mentale, nella speranza di dimostrare che anche le battaglie più dure possono avere un lieto fine. Versi che diventano protagonisti della loro stessa avventura, che, come lei stessa vuole insegnare al mondo intero, è per fortuna solo all'inizio.
CON LA PREFAZIONE DI ALESSANDRO QUASIMODO